Rinnovata la collaborazione con Fondazione Prosolidar a sostegno dei laboratori di ortocultura
di Alessandro Iannini
Prendi una fondazione che crede nel riscatto dei giovani, aggiungi un gruppo di ragazzi fuori dalla scuola ma desideroso di imparare un mestiere, degli educatori capaci e pieni di entusiasmo, un pezzo di terra, qualche stanza e un po’ di attrezzi ed ecco che un semplice campo… diviene un campo dei miracoli! Qui l’investimento non è tanto nel seminare i denari ma nel farli fruttare dando una reale chance di inclusione.
È quello che sta succedendo al Centro Accoglienza Minori grazie al progetto finanziato dalla Fondazione Prosolidar che già in passato ha sostenuto i percorsi formativi destrutturati del Borgo Ragazzi don Bosco.
Questa volta l’investimento è diretto a chi vuole formarsi nel settore del giardinaggio e dell’orticoltura, dei settori in crescita oggi grazie alla rinnovata sensibilità verso l’agricoltura sociale e i prodotti biologici.
Per tanti ragazzi italiani e stranieri e per diversi ragazzi rom fuori dai percorsi scolastici tradizionali e che hanno bisogno di fare cose pratiche e all’aria aperta è una possibilità concreta anche per crescere come persone. Il prendersi cura dell’ambiente, i tempi della semina, della cura della piantina, della nascita del frutto, del raccolto, della potatura diventano anche metafora dei propri tempi di crescita, di cura di sé e del proprio corpo per un raccolto proporzionato ai propri sforzi. Così questo percorso sta divenendo anche un occasione per i nostri educatori e psicologi per lavorare con i ragazzi sul proprio progetto di vita, le proprie difficoltà e le risorse personali rispettando i tempi di ciascuno.
Per ora siamo ancora all’inizio, il progetto dura due anni, ma ci sono già le premesse per un buon raccolto!