Le case famiglia di Roma e del Lazio hanno voluto incontrare Zingaretti per sollecitare, nel suo ultimo anno di legislatura, un’accelerazione a favore delle persone con disabilità e dei bambini che vivono nelle case famiglia.

Il coordinamento “Casa al Plurale”, alla quale oggi aderiscono 29 organizzazioni, tra cui anche il Borgo Ragazzi don Bosco, rappresenta 52 case famiglia di tutto il territorio romano. Lo scorso 28 marzo, una delegazione del coordinamento ha incontrato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme all’assessore delle politiche sociali della Regione, Rita Visini, per chiedere un intervento decisivo riguardo le case famiglia, che da anni soffrono per la carenza di fondi. La situazione delle case famiglia di Roma e del Lazio è al collasso; in una nota il presidente di Casa al plurale Berliri dichiara «Le rette sono bassissime: prevedono uno stipendio impossibile per gli educatori (un netto di 1,54 euro per ogni ora di lavoro!) e la soluzione è un’iniezione di liquidità importante, non un piccolo contentino, ma una risposta vera».

Zingaretti dal canto suo, durante l’incontro, ha assicurato che le risorse da destinare all’accoglienza dei minori e dei disabili nei prossimi due anni cresceranno in maniera importante:

«Abbiamo deciso di aumentare le risorse destinate all’accoglienza di minori e disabili, con un investimento di 5,4 milioni nel 2017 per arrivare a circa 10 milioni nel 2018. Infatti, da quest’anno la retta per le case famiglia e le comunità alloggio per minori aumenterà passando da 75 a 85 euro. Nel 2018 arriveremo a 95 euro e infine nel 2019 a 105 euro al giorno. La Regione si impegna a coprire totalmente l’incremento di spesa per tutti i Comuni e anche a stanziare risorse ulteriori per compartecipare alle spese dei Comuni medi e piccoli, quelli più in difficoltà».

 

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