11 marzo 2018: vengono festeggiati ufficialmente i 70 anni del Borgo Ragazzi don Bosco. Il Borgo affonda le sue origini nelle attività di accoglienza dei ragazzi più fragili che i salesiani, a Roma, intrapresero a partire dal secondo dopoguerra. Erano molti i bambini ed i giovani rimasti soli: li chiamavano “sciuscià”, termine volgarmente modificato dall’inglese “shoeshine” ovvero “lustrascarpe”. Inizialmente accolti in uno scantinato in via Marsala, vicino alla stazione Termini, si trasferirono ben presto qui a via Prenestina perché lo spazio divenne insufficiente e bisognava trovare un luogo più capiente. Così, una caserma, un luogo protagonista del secondo conflitto mondiale, nel 1947 cominciò a trasformarsi in una nuova casa per i ragazzi accolti, una casa di pace! Era il 20 marzo quando venne dato ufficialmente il via ai lavoro. I primi ragazzi si trasferirono il 22 marzo 1948.
70 anni dopo continuano ad essere accolti ancora i ragazzi più fragili, anche se le fragilità non sono più quelle legate alla povertà di un dopoguerra.
La giornata che ha celebrato il 70° del Borgo è stata ricca di appuntamenti ed eventi: si è aperta con la messa celebrata da don Leonardo Mancini, superiore dei Salesiani della Circoscrizione dell’Italia Centrale. Ai bambini e ai ragazzi presenti alla celebrazione ha lasciato una sigla di ricordare sempre “gspmg”: G come gioia, SPM salvezza dal peccato e dalla morte, G come Gesù.
La mattinata è proseguita in cortile, con un centinaio di ragazzi provenienti dal territorio e da altri oratori salesiani, protagonisti di tornei e giochi a stand.
Nel pomeriggio, momento celebrativo in Chiesa, con la collaborazione del coro di S. Ireneo e di alcuni alunni della scuola media “Giovanni Verga” che, guidati dalla Prof.ssa Di Pace, si sono esibiti in alcuni brani classici e moderni; tante le testimonianze: Alfonso Tesoro, ex allievo e presente al Borgo nei primi anni 50′, Alessandro Chiorri, cresciuto nei cortili dell’Oratorio ed ora direttore del Centro di Formazione Professionale del Borgo, Antonello Assogna, cresciuto nell’associazionismo sportivo dell’oratorio ed attuale presidente della PSG, Renato Cursi cresciuto in oratorio ed ora animatore dei ragazzi insieme alla sua famiglia ed Umberto, ragazzo della Casa Famiglia..
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe Marciante alla presenza di alcuni salesiani passati qui nel Borgo: don Enzo Policari, don Raffaele Panno e don Giorgio Mocci.