Qualche giorno fa abbiamo aggiornato l’archivio dei ragazzi accolti in casa famiglia dal giorno della sua apertura e come ad occhio sospettavamo … l’ultima ragazza entrata è la numero 100!!
Ci siamo emozionati e abbiamo ripensato alle lunghe serate del giovedì sera nei due anni prima dell’apertura, mentre progettavamo e sognavamo una casa famiglia al Borgo che riprendesse quanto fatto nel dopo guerra con l’accoglienza di tanti sciuscià.
Abbiamo ripensato a quel primo giorno, il 16 settembre del 2001, ai primi 4 ragazzi arrivati quella domenica sera e alla prima preghiera per questa avventura insieme che iniziava intorno a due teglie di pizza, insieme al direttore di allora Don Maurizio Verlezza.
Soprattutto ci sono passati davanti nomi e volti, volti e nomi. Sì perché prima di fare statistiche, ci sono loro, i singoli ragazzi e ragazze, ciascuno con la propria storia e il proprio percorso intrapreso nel gruppo di ragazzi, educatori e volontari in cui si è ritrovato e in cui ha dato il suo particolare apporto.
Che spettacolo ripensare a ciascuno! Il primo pensiero è andato a Simone e a Massimo, mancati troppo presto, lasciando un vuoto dentro tutti noi. Poi abbiamo pensato a tutti coloro che nel tempo sono diventati mamme o papà rendendoci zii, ai sorrisi e ai pianti. A come ciascuno a modo suo ce l’ha fatta o ce la sta facendo. Alla bellezza di sapere che molti di loro hanno trovato non solo una casa e delle opportunità ma anche degli affetti, dei legami, una famiglia particolare. Il nostro cuore si è dilatato per contenerli tutti e ci piace pensare che anche il cuore di ciascuno dei ragazzi si è dilatato per accogliere tutti noi… educatori, volontari, famiglie del Borgo.
Con tanti siamo in contatto. Quando ci incontriamo per caso o quando ci vengono a trovare è sempre una festa. Continuiamo ad emozionarci pensando alla forza della vita che ciascuno porta dentro di sé, ai semi che hanno bisogno di tempo ma sempre alla fine germogliano … certo, pensiamo anche a quanti soffrono per problemi psichici, a chi è stato o è in carcere… Alcuni sono stati con noi solo delle settimane, altri mesi o anni. Li abbiamo visti crescere e cambiare.
Grazie a tanti educatori e volontari che si sono succeduti in una staffetta che ancora continua … la nostra carica dei 100 … dove l’ultimo che arriva ci porta a cambiare e a rinnovare il gruppo!
Qualche numero però proviamo a darlo: abbiamo accolto 78 maschi e 22 femmine provenienti da 25 nazionalità diverse! 33 sono i ragazzi italiani, seguono 8 ragazzi bengalesi, 7 rumeni e egiziani e 6 afghani. La soddisfazione più bella: a 36 di loro abbiamo affiancato una famiglia di riferimento che per alcuni si è trasformata in famiglia affidataria e per 2 di loro c’è stata l’adozione.
Con più della metà di loro (55 ragazzi) siamo stati in contatto in questo ultimo anno così difficile, per cercare di aiutare chi si trovava in difficoltà. Se pensiamo che ormai i primi ragazzi hanno più di 35 anni… e il più piccolo in casa più di 15!
Speriamo di poterci rivedere tutti o quasi per i 20 anni di casa famiglia il prossimo 16 settembre!