Scrivo quest’articolo perché ho capito che ogni dono va condiviso.
Con molto entusiasmo ho affrontato quest’estate, intuendo che sarebbe stata speciale, ma non immaginavo fino a questo punto. Dopo aver finito gli esami universitari di Giugno, subito arriva il momento per mettersi in gioco “a casa”: l’Estate Ragazzi al Borgo Don Bosco, un appuntamento fisso da anni ma sempre pieno di sorprese. Ogni ragazzo del centro estivo è capace di offrire agli altri e a noi animatori qualcosa di sé, anche solo con un semplice sorriso, e già questo vale tutta la fatica e l’impegno messi a disposizione per tre intense settimane.
Non c’è tempo per riposare e, carico dopo l’E.R., parto per un’altra avventura: il Campo Bivio, ultimo step di un percorso iniziato due anni fa e indirizzato a formare a tutto tondo gli animatori salesiani. Subito rivedere tanti amici con cui ho condiviso molte esperienze è una gioia immensa, ancora di più sapere che siamo tutti riuniti nel nome di don Bosco. Il campo inizia: il posto è un casale immerso nella natura, il programma si rivela molto intenso, con orari serrati, un quadernone pieno zeppo di fogli e un esame da affrontare l’ultimo giorno.
Ma niente paura: si sente che c’è qualcosa di trascendente che ha preparato tutto e tra noi c’è un’unità molto forte che ci accompagna per tutta la settimana. Si alternano incontri (evangelizzazione, educazione, CEP, salesianità…) a stage (accoglienza in cortile, gruppi apostolici) a lavori di gruppo per squadre a momenti di svago: i nostri animatori hanno curato ogni dettaglio. Un’esperienza fantastica: ognuno di noi si porta nei propri ambienti la consapevolezza di far parte di una famiglia (il Movimento Giovanile Salesiano) che si impegna ogni giorno per i giovani con lo stile di don Bosco, e lo stimolo a fare sempre di più. Oltre a vivere un campo di formazione, ho avuto la fortuna di poter partecipare ad un campo di lavoro organizzato dall’Animazione Missionaria a Monsano, nelle Marche. Questa volta porto con me tanti dubbi: è la prima volta che faccio un’esperienza del genere insieme alla mia ragazza, non conosco tante persone e non ho molto chiaro lo svolgimento delle attività.
Con molto entusiasmo mi lancio a vivere questi giorni, tra il lavoro svolto all’oasi del WWF di Ripa Bianca e i momenti comunitari, il tutto sempre con il sorriso. All’oasi facciamo ciò che serve: tagliamo le erbacce, prepariamo nuovi sentieri, curiamo l’area agricola, sistemiamo la staccionata e tanto altro, coordinati di volontari del WWF. Il lavoro all’oasi è un’ottima occasione per stare a contatto con la natura e fare nuove amicizie, con ragazzi di nazioni e culture diverse. Dopo questa stupenda settimana, con nuovi amici, un po’ di stanchezza e tanta gioia nel cuore, si torna a casa, un giorno di riposo e si riparte, direzione Torino per il Confonto nazionale dell’MGS Italia. Sono contento di poter tornare nei luoghi di don Bosco e vedere oltre 1000 giovani che sono venuti da tutt’Italia (e qualcuno anche da altri paesi europei) per trascorrere una settimana di gioia con don Bosco. L’organizzazione è di quelle in grande stile: palco grande e attrezzato, equipe di animazione per l’accoglienza, kit personale pieno di gadget, il grande coro MGS diretto da don Giorgio, volontari pronti a guidarci negli spostamenti, tanti ambienti salesiani che ci accolgono per l’alloggio…tutto sotto l’egida della segreteria nazionale.
I momenti forti vissuti in questi giorni sono veramente tanti: catechesi molto profonde e pragmatiche, una tavola rotonda sul tema della testimonianza cristiana credibile in questa società, lavori di gruppo, momenti di preghiera, visite nei luoghi che hanno caratterizzato la vita di don Bosco e di madre Mazzarello, un musical, un flash-mob e tanto altro ancora. Torino è sommersa da un’onda inarrestabile di giovani: la sera tutti insieme per le strade a far festa, mostrando quale sia il nostro motto: TESTIMONI DELLA GIOIA! Il 14 Agosto c’è la grande festa in piazza Vittorio, con l’animazione di Gigi Cotichella e la musica dei The Sun. Il giorno dopo sfiliamo per la città di Chieri e nel pomeriggio facciamo un pellegrinaggio fino a Colle Don Bosco, luogo natio del santo. Qui viviamo un momento di veglia e di adorazione eucaristica e poi tutti insieme ci spargiamo per il Colle per dormire, anche all’aria aperta. L’ultimo giorno, 16 Agosto, compleanno di don Bosco, la ciliegina sulla torta: al grido “Si vede, si sente: don Bosco è qui presente”, è con noi il Rettor Maggiore dei salesiani, don Pascual. Dopo aver ascoltato le risposte di don Pascual ad alcune nostre domande, il confronto si conclude con la messa finale, ma tutti sappiamo che il vero confronto inizia da ora, ognuno nella propria vita, nei propri ambienti. Il confronto termina, così come è iniziato: nel segno della GIOIA.
Premettendo che è difficile descrivere a parole tutte queste esperienze vissute, devo dire che quest’estate è stata movimentata e poco riposante, ma allo stesso tempo una ricchezza davvero inestimabile, d’altronde è sempre così: Don Bosco non delude mai!
Marco Fulgaro