È una stagione bella, densa di speranza la primavera, che ci dà sollievo dal freddo e ci invita a uscire e guardare
intorno a noi con occhi nuovi, occhi che ormai si erano abituati al grigio e ai colori cupi dell’inverno. Diceva Ghandi che “un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre… ma non può contenere la primavera”.
Ed infatti la vediamo sbocciare attorno a noi la primavera, nonostante i venti di guerra che un’umanità egoista ancora fa soffiare sul mondo e sulle sue meraviglie.
Insieme ad una natura che parla e testimonia la vita, anche Gesù, con la Pasqua, ci porta la primavera, una primavera dell’anima! La Pasqua è il passaggio del popolo d’Israele dalla schiavitù alla libertà di seguire Dio, è il
passaggio che Gesù rinnova, questa volta, dalla morte figlia del peccato alla vita nuova, eterna, conseguenza della
salvezza che Dio ha preparato per ognuno di noi.
La Pasqua è la potenza della luce che vince sopra le tenebre, la meraviglia del sole che in ogni alba sconfigge la notte
ed è il segno supremo della vita che vince anche la morte. È voglia di vita, vita che non finisce, vita eterna!
Anche noi, come tutti gli uomini, abbiamo voglia di vita. Dio parla a questa aspirazione umana attraverso Gesù, suo
figlio. Ci dice che la vita è la cosa più importante da amare e custodire e che esiste un dono di salvezza che può prolungare la vita in un dono ancora più grande e meraviglioso. Il passaggio, la porta di questo ulteriore dono è Gesù, che invita a seguirlo, a camminare con lui verso Gerusalemme, ad affrontare il dolore e l’umiliazione dell’incomprensione, dei peccati dell’uomo, a sostenere la croce della sofferenza e dell’abbandono per arrivare nel giardino in cui tutto cambia, perché dal sepolcro risorge una vita che non sarà come prima.
Brillerà di una luce nuova, di una luce eterna.
Grazie Signore, perché ci apri la strada, ci prepari una Pasqua che risponde alla nostra voglia e necessità di vita!
Buona Pasqua.
Don Daniele