La famiglia è centro di riflessione di tutta la Chiesa ed anche di tutto il mondo salesiano. Seguendo gli insegnamenti di don Bosco impariamo che la vocazione della famiglia è portare la fraternità nel mondo.

di don Stefano Aspettati

Come tutti sanno Papa Francesco ha scritto un documento, chiamato Esortazione Apostolica, dal titolo Amoris Laetitia, ossia la gioia dell’amore. E non sta parlando dell’amore in generale ma dell’amore di coppia, dell’amore matrimoniale, quindi dell’amore in famiglia. Si tratta di un documento che è venuto dopo un lungo lavoro di preparazione, che ha visto coinvolta tutta la chiesa in tutto il mondo, cercando l’apporto di tutti, in modo particolare delle stesse famiglie. È un segno bellissimo di un rinnovato interesse che la Chiesa ha per la famiglia. E insieme a tutta la chiesa anche i salesiani in tutto il mondo stanno avendo questo interesse sempre più grande, a partire dal Rettor Maggiore don Angel, il successore di don Bosco che ha intitolato la Strenna del 2017 proprio a questo: Siamo famiglia! Ogni casa, scuola di vita e amore. Si dice che la famiglia in generale è in crisi, e direi che è vero, e questo suscita chiaramente l’attenzione della Chiesa. Ma non è solo questo. Ci si interessa non solo perché bisogna “riparare” qualcosa ma perché vogliamo “imparare” qualcosa.

Anche al Borgo, in realtà da diversi anni, proviamo ad avere questa attenzione. Tante sono le famiglie che si affacciano, per vari motivi, in genere legati ai figli che vengono da noi. E vediamo che davvero c’è di tutto, ci sono famiglie esternamente splendide, famiglie originali, famiglie fragili, famiglie ferite, a volte molto ferite. E una famiglia ferita inevitabilmente trasmette la ferita ai ragazzi. E queste famiglie vanno aiutate, non possiamo occuparci soltanto dei ragazzi sganciati dalle famiglie. Ma la famiglia è anche una risorsa, tante famiglie lo sono e noi lo stiamo scoprendo ogni giorno di più. Ci sono famiglie che accolgono oltre ai loro figli, anche altri figli un po’ più sfortunati e sono un esempio meraviglioso per altre famiglie. Ce ne sono altre che senza fare niente di straordinario, semplicemente vivendo bene il loro essere famiglia, volendosi bene e perdonandosi quando qualcosa non va, insegnano tanto al mondo. La vocazione della famiglia è portare nel mondo la fraternità. Chi di noi ha avuto il calore di una famiglia deve riconoscere che anzitutto lì ha imparato a voler bene, a rispettare l’altro e a perdonare. E queste capacità le portiamo nel mondo, anche a chi non le ha vissute; le famiglie le portano nel mondo.

Anche don Bosco – che pure ha vissuto tutte le difficoltà di una famiglia “allargata” senza un padre e con problemi economici – ha imparato la ricchezza e il valore della fraternità anzitutto all’interno della sua esperienza di famiglia, magistralmente guidata da Mamma Margherita. Don Bosco ha saputo trasferire questa sua esperienza ai tanti giovani che ha accolto, spesso segnati da esperienze tragiche in tale ambito, e ai quali ha saputo insegnare e far vivere lo “spirito di famiglia” tipico salesiano. Tanti di quei giovani hanno poi messo su famiglia basata su quei valori e li hanno anche portati nel mondo.

Dunque la vocazione della famiglia è portare nel mondo la fraternità e di fraternità il mondo ha estremamente bisogno.