Che dire di questa primavera, in cui tutto si risveglia e con lei noi giardinieri che non aspettavamo che lei per dare il nostro meglio.
Fiori, piante e colori sono di ispirazione e così pure tanti mesi invernali passati assieme maturando il desiderio di renderci utili, regalare attorno a noi tanto di quello che ci sembra di aver ricevuto.
Abbiamo deciso di ringraziare con quello che abbiamo imparato a fare: preparare, piantare, curare e gioire .
Lo abbiamo fatto al Borgo Ragazzi don Bosco scegliendo fiori colorati per le nostre aiuole, potando siepi e curando gli spazi comuni. Siamo andati a Martignano, in un’azienda molto bella sulle rive del lago a fare la manutenzione del verde imparando il mestiere e contemporaneamente curando bellezza armonia e vita. Sì perché le piante sono vita nelle nostre mani, lasciate alle nostre cure e perciò preziose.
E forti di questi momenti, siamo voluti uscire sul territorio e regalare un po’ di questa sapienza della terra e delle mani. E allora non potevamo non iniziare dai piccoli e così ci è piaciuto affiancare bimbi, genitori ed insegnanti della scuola materna “Tenore” nel quartiere, in un’attività volontaria di sistemazione di una piccola area verde. Ci sono momenti in cui diverse bellezze si incontrano e si mischiano come la terra e le piante… e così i sorrisi dei bambini e le loro manine sporche che si intrecciavano alle nostre nell’atto di piantare. Ogni bambino la sua pianta, ogni bambino tutta la sua speranza.
Abbiamo partecipato con il comitato di quartiere alla pulizia del parco Don Biavati, abbiamo voglia di appartenere, di fare cose belle, di allungare lo sguardo, di curare contemporaneamente il nostro futuro e il presente che ci accoglie, ci piace pensare di lasciare un segno.
Una mattina poi siamo stati in una residenza per anziani a Settecamini a sistemare il loro giardino, abbiamo ascoltato storie e consigli, potato e piantato e capito come ogni azione ha senso nel nostro lavoro così come ogni stagione della vita.
Mischiati a bambini, giovani, anziani abbiamo utilizzato e condiviso un sapere che abbiamo regalato insieme al nostro impegno e alle nostre mani.
Buoni cristiani, buoni credenti e onesti cittadini, ci sembra che don Bosco se ci vedesse sarebbe orgoglioso di noi, che nel nostro piccolo, in mezzo a tanta rassegnazione e paura, abbiamo la voglia di spenderci per gli altri.
I giardinieri