A sei mesi dall’approvazione della legge 173/15 sulla continuità degli affetti, proviamo a riflettere sui nuovi scenari che si aprono.
Il 15 ottobre 2015 è stata approvata la Legge che sancisce il diritto alla continuità degli affetti da parte dei minori che vivono l’esperienze dell’affido familiare.
Il percorso di approvazione è stato lungo ed è il risultato del lavoro di moltissime associazioni che hanno spinto per il riconoscimento della continuità degli affetti stabiliti dal bambino con le figure affettive che si sono prese cura di lui nel periodo dell’affidamento familiare.
La legge definisce che la famiglia che accoglie un bambino in affido, nel caso in cui si presenti una situazione di adottabilità del minore, potrà inoltrare richiesta di adozione del minore grazie al riconoscimento della continuità affettiva stabilita tra loro.
Tale legge stabilisce che, quando sia stata verificata l’impossibilità da parte della famiglia d’origine di farsi carico del proprio figlio, il Tribunale per i Minorenni nella fase di valutazione dello stato di adottabilità del minore, valuta in modo dettagliato i legami affettivi e le relazioni che il minore ha instaurato e consolidato con la famiglia affidataria.
Un altro aspetto importantissimo è il riconoscimento del diritto della continuità affettiva anche quando il bambino rientra nella famiglia d’origine o viene adottato da un’altra famiglia: la legge, infatti, stabilisce che è importante garantire momenti di incontro volti a mantenere la continuità affettiva del bambino nei confronti della famiglia affidataria.
Un altro importante passaggio è quello legato al riconoscimento del diritto del minore di essere ascoltato in merito alle decisioni che riguardano la sua vita: quindi il bambino potrà essere ascoltato dal giudice e potrà esprime il proprio parere in relazione a qualsiasi proposta degli operatori e giudici che riguarda la possibilità di rientrare nella sua famiglia d’origine, o di essere adottato dalla famiglia affidataria o da un’altra famiglia e di mantenere i contatti con la famiglia affidataria come definito dall’art. 12 della Convenzione sui diritti dell’infanzia.
La continuità degli affetti rappresenta, quindi, un ulteriore passaggio verso la tutela dei diritti dei bambini che vivono la separazione dalla propria famiglia d’origine e il collocamento in un contesto familiare diverso da quello della nascita e verso il riconoscimento del valore dell’esperienze affettive vissute nella fase dell’affidamento familiare.
Alla luce di queste importanti modifiche, il Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali ritiene necessario dedicare uno spazio di approfondimento, alla presenza del Tribunale per i Minorenni di Roma, degli operatori sociali e delle famiglie affidatarie: un’occasione per dialogare insieme, confrontandosi e condividendo gli scenari e gli orientamenti futuri conseguenti a questi cambiamenti.
L’appuntamento è per martedì 12 Aprile 2016 dalle 14.00 alle 17.00 presso l’aula magna del Borgo Ragazzi don Bosco.
Interverranno:
Dr. Roberto Ianniello, Giudice Togato, Tribunale Minorenni di Roma;
Dr. Alfio Di Mambro, Giudice Onoriario, Tribunale Minorenni di Roma.
Moderatore:
Avv. Andrea Farina, Prof. Legislazione Minorile, Università Pontificia Salesiana