Nel 2018 il Borgo Ragazzi don Bosco spegnerà 70 candeline, un traguardo molto importante per tutta la famiglia salesiana e, in special modo, per i giovani di Roma Est.

In questi settanta anni di attività il Borgo ha camminato al fianco dei giovani attraverso i cambiamenti sociali, culturali e tecnologici che hanno modificato radicalmentequeste ultime decadi.

I bisogni dei giovani sono in continuo cambiamento e negli ultimi anni la tecnologia ha dato una spinta propulsiva ai mutamenti sociali e culturali. È cambiata la struttura della famiglia, è cambiato radicalmente il modo di comunicare, viaggiare relazionarsi. Cambiano i bisogni e le domande dei giovani. Sarebbe impensabile essere al loro servizio senza tener conto di tali cambiamenti.

Per questo motivo, il Borgo Ragazzi don Bosco è costantemente in trasformazione, e durante questo settantesimo anniversario avverranno alcune modifiche strutturali col fine di dare una risposta efficace ai nuovi bisogni dei giovani.

Già lo scorso anno ci sono state due novità fondamentali: la nascita della comunità semiresidenziale nell’area Rimettere le Ali, vero anello mancante degli strumenti di sostegno e prevenzione dei disagio negli adolescenti, e l’inaugurazione della Scuola di Ristorazione del Centro di Formazione Professionale per offrire maggiori prospettive di inserimento lavorativo.

Sulla scia dei cambiamenti in atto, il Borgo sta considerando anche la possibilità di un restyling, ovvero di un ripensamento degli spazi necessari allo svolgimento delle proprie attività quotidiane. Alcuni di questi cambiamenti riguarderanno l’ideazione di: una struttura al chiuso che possa ospitare tutte le nostre attività sportive, attività che attualmente sono dislocate tra le varie palestre del territorio; una riqualificazione dei vari ambienti del Borgo per offrire alle famiglie nuovi spazi di aggregazione; il potenziamento delle attività artistiche quali musica e teatro.