Si racconta che durante un viaggio a Parigi, Don Bosco si recò a far visita ad un signore molto danaroso, ma non troppo benefico né largo di offerte. Costui, desideroso di sapere il fine per cui il Santo si fosse recato a Parigi, gli disse: – Signor Abate, c’è chi dice che voi siete venuto a Parigi per far conoscere le vostre opere; chi per fondare un Istituto; chi per fini politici… – Signore – rispose Don Bosco – sapete che cos’è che spinge i lupi ad addentrarsi negli abitati? È la fame, la sola fame! Orbene, è appunto per togliere la fame ai miei orfanelli, e provvedere loro il necessario, che sono venuto a Parigi. Qui vi sono molte persone caritatevoli e generose, come voi, dalle quali spero un’abbondante carità. – Ho capito! – rispose quel tale che aveva capito la lezione; e, non volendo smentire don Bosco, gli lasciò una bella elemosina, che non fu l’ultima.

In questo breve e simpatico racconto emerge a mio parere la grande passione di Don Bosco, il suo pensiero fisso e la sua preoccupazione costante: i giovani! È questa la vera fame di Don Bosco: trovare i più diversi e svariati modi perché i suoi giovani possano essere aiutati, accompagnati e possano così costruire la loro “strada per il cielo”.

Sappiamo purtroppo che numerosi giovani stanno vivendo diversi tipi di difficoltà, sono soli e in situazioni di pericolo, in cerca di riconoscimento e affetto e che questi due anni di pandemia hanno acuito le povertà educative, economiche e affettive di tanti di loro. Festeggiare oggi Don Bosco ci deve ricordare che anche noi, come suoi fedeli eredi, dobbiamo saper percepire la fame di questi giovani e farla nostra. Dobbiamo adoperarci, come comunità educativo-pastorale, a rispondere con energia e generosità ai loro bisogni e accompagnarli a realizzare i loro sogni.

Il modo più bello di celebrare il Santo dei Giovani, un “Santo sognatore”, sarà proprio quello di continuare ad accompagnare ogni giovane a realizzare i sogni di felicità e vita buona che porta con sé. Questo rimane il sogno di Don Bosco e questo deve essere, ogni giorno, il sogno del Borgo Ragazzi Don Bosco.

Buona Festa!

Don Daniele