Il Borgo Ragazzi Don Bosco ha aderito alla mobilitazione organizzata il 15 aprile 2014 da Casa al Plurale, CNCM LAZIO (Coordinamento Nazionale Comunità per Minori), CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza), Federsolidarietà, Legacoop sociali, A.G.C.I, Social Pride, “Movimento Diamoci una mano”, Coordinamento romanoaffido, ovvero le principali organizzazioni che hanno fatto del tema della residenzialità e dell’accoglienza dei disabili e dei minori la propria mission nella Capitale.
L’obiettivo è stato quello di far sentire la voce dei giovani che vengono accolti nella casa famiglia del Borgo Ragazzi Don Bosco, poiché i fondi che vengono destinati all’accoglienza non sono adeguati alle loro esigenze di crescita.
Roma Capitale sostiene le case famiglie con una retta giornaliera per ogni minore accolto, ma tale retta è la più bassa di tutta Italia.
Il Borgo Ragazzi Don Bosco vuole mantenere un livello alto di qualità del servizio educativo e chiede che nel DL Salva Roma si prenda in seria considerazione un aumento delle rette che negli ultimi 5 anni non hanno avuto neanche l’adeguamento Istat.
Alcuni operatori e volontari della casa famiglia del Borgo Ragazzi Don Bosco si sono recati a Fontana di Trevi dove si sono riunite tutte le realtà residenziali della capitale, per un gesto simbolico: lanciare nella fontana la chiave della casa famiglia con la speranza di tornare in una Roma più accogliente e solidale verso i suoi figli, i figli di Roma, e veda realizzato ma un modello di città che si prenda cura delle persone più fragili, proprio come la Lupa Capitolina si prese cura di Romolo e Remo.
ll Borgo Ragazzi Don Bosco è nato nel 1948 per accogliere gli sciuscià e in questi anni di lavoro sul territorio ha visto passare al proprio interno oltre 70 mila ragazzi che hanno trovato una proposta educativa, relazioni autentiche, prospettive per il loro futuro.
Il Borgo è una comunità educativa pastorale dove salesiani e laici, a servizio dei giovani e delle famiglie, secondo l’insegnamento di Don Bosco, puntano a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”.
Le Proposte Educative sono organizzate in tre Aree tra loro permeabili: esse offrono a ciascun giovane la possibilità di essere protagonista in Oratorio, che accoglie e forma i “giovani al sevizio dei giovani”, di accedere al Centro di Formazione Professionale, qualora abbia una necessità formativa-lavorativa, o di essere accolto nell’area “Rimettere le Ali”, qualora si manifestasse un disagio sociale.
Alcuni numeri:
- 1000 i ragazzi che ogni hanno frequentano l’oratorio;
- 350 i ragazzi che frequentano i corsi di formazione professionale;
- 220 i ragazzi a rischio di disagio sociale che ogni anno sono seguiti dall’area Rimettere le Ali;
- 65 gli anni di vita festeggianti nel 2013.
Il Borgo Ragazzi Don Bosco si trova nel V Municipio e opera sul territorio di tutta Roma e Provincia, con particolare attenzione a quelle periferie definite “territori a rischio” dal Ministero degli Interni.
La Casa Famiglia del Borgo Ragazzi Don Bosco accoglie, in modalità residenziale o diurna, adolescenti italiani e stranieri con problematiche familiari o sociali. A seconda del percorso di ciascun minore si propone l’avvio di progetti di semiautonomia, di progetti porte per il reinserimento familiare o dell’affidamento familiare.