SCUOLA DI MONDIALITÀ E MISSIONE LAZIO 2014-15

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Sabato 25 Ottobre è iniziata la scuola di mondialità e missione, esperienza proposta dall’Animazione Missionaria dei salesiani, in collaborazione col VIS, per giovani, studenti universitari, insegnanti, animatori, educatori operatori del terzo settore, candidati al volontariato internazionale, interessati a formarsi e a confrontarsi sulle tematiche della mondialità, della missione, dell’intercultura, dei diritti umani.

Nel primo incontro, dopo la merenda e una breve presentazione della scuola a cura di Giorgia e di don Emanuele, abbiamo voluto rompere il ghiaccio con un gioco per conoscerci meglio. Dopo questo simpatico gioco, abbiamo lasciato la parola a Barbara Terenzi, coordinatrice dell’ufficio “diritti umani e advocacy” del VIS ( Volontariato Internazionale per lo Sviluppo). La nostra relatrice ci ha voluto illustrare le azioni del VIS, ONG fondata sui valori salesiani, presentando la campagna “Nutri Ora il loro domani” e parlando dell’Expo 2015.

VIS_LOGO_2011-1024x566Il VIS (www.volint.it) lavora, su richiesta delle comunità salesiane presenti in 132 Paesi nel mondo, sia attraverso progetti che attraverso politiche macro, come la presenza all’Expo.

La campagna “ Nutri Ora il loro domani” si articola in interventi specifici per la lotta alla povertà attraverso azioni concrete in Bolivia, Haiti e Repubblica democratica del Congo, mescolando l’educazione e il diritto al cibo, base imprescindibile per costruire il futuro di migliaia di giovani.

Riguardo l’Expo, il VIS e il Don Bosco Network, rete di ONG internazionali salesiane di cui il VIS fa parte, hanno trovato un accordo per trenta interventi mirati durante i sei mesi dell’esposizione universale, cercando di trasmettere il messaggio di don Bosco, e per la realizzazione di un padiglione permanente: “Casa Don Bosco”. Il padiglione, dopo l’Expo, verrà smontato e ricostruito in Ucraina come edificio scolastico.

Il VIS in qualche modo raccoglie il testimone di San Giovanni Bosco, che partecipò all’esposizione universale di Torino nel 1884, classificandosi al secondo posto con uno stand sul ciclo della produzione editoriale.

Ritenendo il concetto di “nutrizione” molto ampio, il VIS ha rielaborato il payoff di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita” nello slogan “Educare i giovani, energia per la vita”, seguendo tre grandi filoni: educare i giovani, nutrire il corpo e coltivare il sogno. Tutta la famiglia salesiana è chiamata, ognuno nel suo specifico campo e secondo diverse modalità, a contribuire a questo progetto che considera i giovani a 360°, secondo una visione olistica. Barbara Terenzi ha parlato anche di alcune esperienze che il suo lavoro le ha permesso di vivere, come ad Haiti, in Repubblica Dominicana , in Palestina o in Nepal…

Oltre alle esperienze professionali, Barbara ha voluto esortare a fare esperienze missionarie d’incontro con l’altro perché si tratta di incontri forti e duri, ma che aprono la mente e veramente ne vale la pena. La vera prova è andare e riuscire a mettersi in ascolto della verità, prendendo il positivo che c’è in ogni esperienza in qualsiasi luogo del mondo. Quindi “partite, partite, partite per cambiare occhiali e vedere la realtà da altri punti di vista”. Al termine dell’incontro, don Emanuele e l’equipe hanno spiegato meglio le modalità della scuola e dell’esperienza estiva.

Lo stile della scuola è familiare e si basa sul carisma salesiano di Don Bosco, che scopriremo meglio andando avanti con gli incontri. Oltre agli interventi dei relatori, verranno proposte varie testimonianze. Si richiede un contributo di 25 € per tutta la scuola per aiutarci a coprire le spese. L’esperienza estiva è solo un aspetto della scuola, non tutti i partecipanti devono poi partire, e si può partecipare anche a singoli incontri. La scuola si concluderà con il weekend di spiritualità missionaria, dal 10 al 12 Aprile 2015.

Chi vuole partire è bene che partecipi a tutti gli incontri della scuola, poi da Marzo inizierà la preparazione specifica per l’esperienza estiva all’estero. Prima di partire bisognerà compilare una lettera di motivazione e sostenere un colloquio; questo perché è importante assicurarsi che l’esperienza offerta sia quella giusta per chi desidera partire. Le mete sono ancora da definire, solamente chi ha almeno 18 anni e ha finito le scuole superiori può partire.
Ricordiamo che ci saranno diverse esperienze in Italia, oltre alla missione all’estero.

L’incontro si è concluso con un pensiero finale: “Giovannino” Bosco, da un contesto povero e contadino dell’astigiano, dalla piccola casa dei “Becchi” è riuscito a diventare San Giovanni Bosco e a raggiungere tantissimi giovani in tutto il mondo, così anche noi dobbiamo dare il nostro contributo per migliorare questo mondo.

Marco Fulgaro

CI VEDIAMO SABATO 8 NOVEMBRE, SEMPRE ALLE ORE 16 AL SACRO CUORE (VIA MARSALA, 42)

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Per maggiori info visitare:

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www.volint.it/vis/formazione_volontariato_internazionale