Affidamento familiare: primo tavolo tematico per la redazione partecipata del Piano Sociale della Regione Lazio
di Francesca Saverino
Si è tenuto, giovedì 16 giugno, presso il Borgo Ragazzi don Bosco il primo tavolo tematico relativo al piano regionale per l’appriopriatezza degli interventi di allontanamenti dei minori dalle famiglie di origine e la tutela dei minori, incontro organizzato e fortemente voluto dalla Regione, registrando la partecipazione di numerosi operatori dei servizi socio-sanitari e del terzo settore e delle associazioni.
Il dirigente Area Sostegno Famiglia e Minori della Regione Lazio, dr. Antonio Mazzorotto, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e dato ufficialmente l’avvio al percorso di “ascolto” per la redazione del piano socio-assistenziale regionale, che nei prossimi mesi si articolerà in oltre 30 tavoli tematici – il prossimo, il 23 giugno, presso il Centro Fregosi sul tema dell’abuso e maltrattamento.
Obiettivo del percorso è costruire “insieme” un nuovo Piano Sociale, a dire di Mazzarotto, «non un’enciclopedia ma un insieme di scelte forti di campo sia sul metodo che di contenuto», che dovrà sostituire quello ormai risalente al 1999, e quindi, addirittura precedente alla legge 328/2000.
Nel corso dei lavori, il dr. Marco Ius, referente del gruppo scientifico del progetto P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione) ha illustrato come alcune pratiche di intervento rivolto a famiglie “negligenti” hanno ridotto il rischio di maltrattamento e istituzionalizzazione di minori, confermando che la partecipazione attiva di realtà virtuose che operano sia a livello nazionale che regionali è utile nell’individuare strategie e migliorare la qualità dei servizi.
Don Stefano Aspettati, direttore del Borgo Ragazzi don Bosco, e il dr. Alessandro Iannini, responsabile dell’area disagio ed emarginazione Rimettere le Ali, hanno sollecitato a credere ancora nei ragazzi perché, come diceva don Bosco “c’è sempre un punto accessibile al bene”. I ragazzi non sono solo portatori di disagio ma locomotori di benessere collettivo. L’accompagnamento alla loro crescita deve contemplare il coinvolgimento della comunità educativa e non del singolo operatore. Da qui nasce la nuova proposta educativa della semi-residenzialità sempre all’interno della realtà salesiana.
Molti intensi anche i contenuti del dibattito, dal quale, ad esempio, è emerso la necessità di avere maggiori incentivi alle famiglie che accolgono bambini piccoli e l’importanza di declinare una normativa sull’affidamento del nucleo madre-bambino. Ed ancora l’importanza della rete e quanto sia necessario re-investire risorse economiche e umane sull’affidamento familiare, che secondo una famiglia affidataria sarebbe importante proseguire sino ai 21 anni al fine di evitare molteplici difficoltá che vanno dall’indefinitezza di ruolo per gli affidatari a intramontabili cavilli burocratici per il ragazzo. Non è mancato, infine, chi ha voluto sottolineare come nel comune di Roma operano circa 20 assistenti sociali per municipi contro i 60 di città come Pisa o Firenze che hanno lo stesso bacino di utenza …… e come l’alta percentuale di affidamenti giudiziali diano conferma su quanto gli interventi siano tardivi.
I lavori sono stati conclusi dalla dr.ssa Rita Visini, Assessore alle politiche sociali, sport e sicurezza della Regione Lazio, che ha rimarcato la necessità che il nuovo piano ridii equità di diritti e di servizi. In tale ottica ha ribadito che i tavoli tematici intendono garantire momenti di ascolto e confronto tra tutti gli addetti ai lavori, senza distinguo tra soggetti pubblici e privati, associazione e cittadini “domande armonizzate per una risposta armonizzata in sè”
Nel ringraziare tutti per il contributo offerto, il dirigente regionale Dr. Mazzarotto ha ribadito l’importanza dell’evento che ha offerto “contenuti non previsti” come il tema dei neomaggiorenni, il nucleo monoparentale, la semiresidenzialità, il tema cruciale della rete e della tutela dei rapporti tra pubblico e privato e tanto altro che è messo a disposizione all’interno della piattaforma online: www.socialelazio.it nell’area piano sociale.