“Può ucciderti più la paura che la malattia”: con queste parole di Eric, volontario del servizio civile, si apre la presentazione del report 2021 “Nessuna casa è lontana” del Borgo Ragazzi don Bosco, pubblicato ieri 31 gennaio 2021 in occasione della festa di don Bosco. Il report vuole raccontare come l’opera salesiana ha affrontato e continua ad affrontare l’emergenza della pandemia, attraverso gli occhi dei ragazzi e di tutta la comunità (salesiani, genitori, operatori, animatori, formatori e volontari).
«Questo 2020 iniziato con tante prospettive e mille progetti» racconta don Daniele Merlini, direttore dell’Opera «si è rivelato invece come una situazione molto difficile. Il Borgo Ragazzi don Bosco ha risposto a questa emergenza nell’unico modo possibile, ovvero stare vicino ai giovani sempre, in ogni caso; il come è stato un’esplosione di fantasia, di creatività e di cura da parte di tutti gli operatori, educatori, animatori del Borgo».
Per affrontare questa nuova sfida è stato necessario unire le forze per pensare a nuove forme educative. Lo sforzo più grande è stato quello di “convertire” le attività in presenza in attività online. La novità non ci ha rallentato anzi ci ha permesso fin da subito di raggiungere i ragazzi lì dove si trovavano.
2430 ore di formazione professionale online, 200 ore di doposcuola, circa 1000 ore di incontri formativi e ricreativi per stare affianco ai giovani; e poi ancora quasi 1500 i ragazzi e le famiglie sostenute, circa 400 i pacchi alimentari consegnati e circa 50 i dispositivi e le connessioni donate ai ragazzi che non avevano alcuna possibilità di accedere ad internet.
Tutto questo è stato possibile grazie alle tante donazioni di aziende e di privati che hanno permesso di rispondere ai nuovi bisogni dei nostri ragazzi.
«Purtroppo l’emergenza, soprattutto quella educativa, non è ancora terminata» prosegue don Daniele «non ne conosciamo ancora la reale entità ma dobbiamo essere pronti a ripartire, a ricostruire e lo faremo uniti. O la faremo insieme o difficilmente riusciremo a ripartire. O ci salviamo insieme o non ci salveremo. Anche Papa Francesco, in questa situazione, ci invita a pensare ad un nuovo modello di vita, ad una nuova giustizia sociale. E noi come Borgo Ragazzi don Bosco non possiamo fare altro che accogliere tale proposta e sottolineare l’importanza dell’educazione. Don Bosco stessa diceva che “dalla buona o brutta educazione dei giovani dipende il futuro della società”. In questo momento ci impegniamo a rinnovare l’educazione e ridare speranza e prospettive ai nostri giovani».