Oggi, 13 Gennaio, si festeggia la giornata missionaria salesiana e vogliamo ricordare suor Maria Troncatti, l’ultima beata della famglia salesiana.
Maria Troncatti nasce a Corteno Golgi, in provincia di Brescia, il 16 febbraio 1883. Fin dall’infanzia, Maria matura un profondo senso cristiano e sente di essere chiamata a diventare suora; per obbedienza al padre e al parroco aspetta la maggiore età prima di chiedere l’ammissione all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (congregazione di suore fondata da Don Bosco e madre Maria Domenica Mazzarello).
Durante la prima guerra mondiale Suor Maria va a Varazze e lavora come infermiera crocerossina nell’ospedale militare, esperienza che la segnerà nela sua attività missionaria. Nel 1922 è mandata fra gli indigeni Shuar in Ecuador e svolge un servizio di evangelizzazione molto rischioso ma prezioso addentrandosi nella foresta Amazzonica e predicando il perdono tra la popolazione indigena e i coloni. Si prodiga in ogni modo per la popolazione locale, lavora come: infermiera, chirurgo, ortopedico, dentista, anestesista e, soprattutto, catechista paziente, amorevole e legata indissolubilmente alla sua fede.
La sua opera per la promozione della donna Shuar fiorisce in centinaia di nuove famiglie cristiane, formate per la prima volta su libera scelta personale dei giovani sposi. Suor Maria muore in un tragico incidente aereo a Sucúa il 25 agosto 1969. Nelle settimane precedenti, di fronte al riaccendersi del conflitto tra coloni e indios, suor Maria aveva presagito la sua fine imminente, da lei offerta a Dio quale sacrificio di riconciliazione tra i due popoli. Il 7 Settembre 1980 inizia il processo di canonizzazione e il 24 Novembre scorso è stata beatificata a Mendes, in Ecuador.
Marco Fulgaro