Domenica 20 novembre si è tenuto un incontro informativo in merito al referendum costituzionale per cercare di capire in cosa consiste la riforma proposta
Sta arrivando il 4 Dicembre, il referendum costituzionale è nell’aria, ormai non si parla d’altro.
Si tratta di qualcosa d’importante per l’Italia: come cittadini siamo chiamati a esprimerci sulla nostra Costituzione, ma spesso quello che sentiamo è fuorviante o scorretto e non ci aiuta a prendere una decisione.
Per questo, domenica 20 novembre presso il Borgo Ragazzi don Bosco, in un’aula magna del Centro di Formazione Professionale gremita, si è svolto un incontro informativo in vista del Referendum Costituzionale del 4 dicembre, promosso dal Centro Locale dei Salesiani Cooperatori con la collaborazione del gruppo dei giovani che animano la Sala Studio del Borgo don Bosco.
“Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione?”: questo il quesito referendario da capire fino in fondo insieme alle conseguenze di un voto favorevole o sfavorevole ad esso.
Rosalba Famà, studente in giurisprudenza e membro dell’associazione culturale “Movimento Liberi e Forti” – gruppo di giovani che si formano in campo socio-politico alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa – ha presentato i contenuti essenziali del quesito referendario nei due nuclei fondamentali del superamento del bicameralismo e della riforma del Titolo V. Su ognuno dei due punti i due esponenti del “sì” e del “no” – rispettivamente l’avv. Andrea Catizone e il prof. Stefano Semplici – si sono confrontati.
Il Salesiano Cooperatore Renato Cursi ha mediato il confronto. Senza entrare nel merito dei contenuti, l’aspetto bello da tutti rilevato è che il clima è stato davvero sereno e pacato e ciò ha consentito l’approfondimento serio delle ragioni dell’una e dell’altra parte, così come auspicato dal direttore del Borgo don Bosco, don Stefano Aspettati, che ha salutato i presenti. È stata questa la dimostrazione che è possibile parlare di politica cercando di andare al centro delle questioni, rispettandosi vicendevolmente, al di là degli attacchi personali e della rissa mediatica cui purtroppo siamo abituati. Soprattutto la presenza di tanti giovani è una grande consolazione e ci auguriamo anche il segno di un ritorno di interesse per la politica fatta seriamente.
Don Bosco scriveva ai suoi ragazzi “Siate buoni cristiani e onesti cittadini” e quale modo migliore per intraprendere una risposta a questa seconda esortazione se non informarsi?
Guarda il video “Te lo spiego”