Il 24 ottobre si è tenuto il secondo incontro della scuola di mondialità sul tema delle religioni. Nello specifico la relatrice, Giorgia Intreccialagli, professoressa nell’Istituto Salesiano Villa Sora, ha evidenziato lo sviluppo storico e geografico delle tre principali religioni monoteiste della storia (Cristianesimo, Ebraismo e Islamismo).
L’argomento è stato introdotto da un’attività che permetteva di evidenziare su una cartina i luoghi più interessati da queste religioni, così da avere un quadro completo della situazione attuale, su cui riflettere per capire come si è arrivato a ciò.
Successivamente è stato approfondito l’Ebraismo, la più antica delle tre religioni e quella che ha probabilmente la storia più travagliata, che ancora oggi continua. Nel 587 a.C. il re babilonese Nabucodonosor conquistò Gerusalemme e deportò gran parte della popolazione ebraica. In seguito nel 63 a.C. i Romani occuparono la Giudea, che diventa una provincia di Roma. Questa situazione continua a peggiorare con le due rivolte giudaiche del 70 e 135 d.C.; in particolare nel 70 fu distrutto il tempio di Gerusalemme e il popolo ebraico fu costretto ad allontanarsi dalla propria terra. La diaspora fu, dunque, un processo molto lungo e molto sofferto dagli ebrei, che ebbero la possibilità di tornare in Israele solo dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Per quanto riguarda il Cristianesimo e l’Islamismo invece, sono stati messi in evidenza i vari momenti storici in cui queste due religioni si sono incontrate e scontrate.
Il Cristianesimo inizialmente non poteva essere praticato all’interno delle mura della città per rispetto alla classe senatoria e aristocratica, che era pagana. Nel 313 d.C. le cose iniziano a cambiare; con l’Editto di Milano infatti, l’imperatore Costantino concede libertà di culto ai cristiani e successivamente, nel 380 d.C., con l’editto di Teodosio, il cristianesimo diventa religione di Stato.
Nel 1453 i Turchi Ottomani conquistano la città di Costantinopoli, capitale dell’Impero Romano Bizantino, che da allora divenne islamica. In più, negli stessi anni, si svolgeva anche la Reconquista da parte dei sovrani cristiani della Penisola Iberica, che per lungo tempo era stata araba; in Andalusia, ad esempio, è ancora molto evidente l’influenza di questa cultura in molte strutture e architetture.
A questo punto è evidente che non è corretto descrivere l’Europa come un continente soprattutto cristiano, in quanto la divisione tra Occidente cristiano e Oriente musulmano è semplicemente il risultato di una serie di sviluppi storici e culturali, che sono culminati nella situazione attuale; ma il l’Europa ha un passato arabo, tanto quanto l’Oriente ne ha uno cristiano.
Dopo queste puntualizzazioni e lo spazio per eventuali domande e chiarimenti, si è riflettuto anche sul processo di scristianizzazione degli ultimi anni che interessa la nostra società, in quanto prima il 70% dei cristiani si trovava a Roma, invece oggi più dei 2/3 dei cattolici si trovano in America Latina e Australia. Una riflessione molto articolata, che ha portato a evidenziare come causa di questo processo soprattutto il progresso, che porta le persone ad essere più egoiste e attaccate solo ai beni materiali, rendendole così meno disponibili ad accettare e accogliere il messaggio cristiano, che invece mette l’altro al centro della vita di ognuno.
Dopo una breve pausa l’incontro è proseguito con la testimonianza di una coppia, Paolo e Aurora. Lui non ha avuto una formazione cristiana, anzi, fin da giovane era sempre stato restio a partecipare a qualsiasi tipo di attività che implicasse la religione; ma dopo diverso tempo si convinse e iniziò a frequentare l’ambiente salesiano. Crescendo decise addirittura di fare un anno di servizio civile con i salesiani invece del servizio militare e lavorò all’oratorio del PIO XI, e fu in quel periodo che incontrò Aurora. Lei non veniva da una famiglia molto religiosa, ma il padre, che conosceva i salesiani la mandò al Pio XI, dove lei conobbe il mondo dell’animazione e si occupò del catechismo ai ragazzi, scoprendo sempre di più l’amore per Dio e la passione nel servire gli altri; fu anche il periodo in cui si innamorò di Paolo. Dopo essersi innamorati condivisero l’esperienza dell’animazione in strada, che porteranno sempre nel cuore e che li ha aiutati molto nella loro crescita umana e spirituale. Il 7 ottobre del 2006 si sposarono, ma dopo diversi anni i figli non arrivavano e scoprirono di essere sterili. Attraversarono un periodo molto doloroso, in cui alternavano la rabbia alla tristezza, ma grazie alla loro guida spirituale riuscirono a superare questo momento e decisero di dedicare la loro vita ai giovani, trasferendosi a Cinecittà per animare la residenza universitaria; ma la loro vita cambiò di nuovo, perché un giorno Aurora rimase incinta. L’arrivo della loro bambina Elisabetta fu molto destabilizzante, e dovettero riflettere molto su cosa fare, perché ormai si erano presi un impegno che andavo rispettato; infatti riorganizzarono le loro vite e ora vivono ancora a Cinecittà e la loro bambina ha 80 fratelli universitari, che stravedono per lei.
Così si è concluso questo incontro. Il prossimo appuntamento è per sabato 7 novembre, alle 16 al Sacro Cuore, Roma, in via Marsala 42, vicino la stazione Termini.
Milena D’Acunzo, equipe AM Lazio – Umbria
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